Tale metodica, eseguita per lo studio della pervietà tubarica, viene proposta nell’ambito di un percorso diagnostico dell’infertilità femminile o per la valutazione dell’efficacia delle metodiche di sterilizzazione tubarica.

L’impiego dell’ecografia tridimensionale, a differenza della metodica radiografica tradizionale (ISG – isterosalpingografia), consente di ridurre i tempi dell’esame, di evitare l’esposizione delle ovaie ai raggi x, potenzialmente dannosi per il patrimonio ovocitario ed uno studio molto accurato dell’utero, delle ovaie e dell’intera pelvi.

Il mezzo di contrasto utilizzato è una schiuma sterile che esclude possibili problemi di reazione allergica.

Dopo l’esecuzione dell’esame è descritto in letteratura un incremento della fertilità con gravidanze spontanee in circa il 20% delle pazienti.

L’esame va effettuato tra il 7° e 12° giorno del ciclo.

Nelle pazienti in amenorrea (senza ciclo) è necessario effettuare un dosaggio della βhcg per escludere una possibile gravidanza in atto.

La durata dell’esame è inferiore ai 15 minuti.

Nel corso dell’esame possono manifestarsi algie pelviche paragonabili a quelle del ciclo che in genere scompaiono nel giro di qualche minuto.

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